Caso Cave Canem, comunicato stampa dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero

Comunicato Stampa dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero

Il presidente: sac. Giovanni Giorgio

 

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Caso “Cave Canem”: «Non si strumentalizzino i lavoratori».

 

Il vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, preoccupato per la sorte delle famiglie dei lavoratori, esorta a trovare un accordo fra le parti il prima possibile

 

 

In relazione al comunicato stampa della Filca-Cisl che coinvolge l’Istituto Diocesano Sostentamento Clero (IDSC) – organismo ecclesiale non religioso e indipendente dalla Diocesi – il Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri si è detto «seriamente preoccupato per i dipendenti della Cave Caneme per le loro famiglie, che vedono in pericolo il proprio stipendio e il posto di lavoro, a causa delle difficoltà dell’azienda».

In particolare, il Vescovo auspica che:

1 – si giunga il prima possibile ad un accordo fra le parti che salvaguardi i posti di lavoro dei dipendenti;

2 – sia garantita la giustizia sociale senza strumentalizzare i dipendenti e gli operai.

 

Circa la vertenza in corso tra l’IDSC e la Cave Canem, si precisa quanto segue:

  • L’azienda Cave Canemnon corrisponde da oltre dieci anni quanto dovuto, a fronte di un’attività di estrazione sul terreno di proprietà dell’IDSC che procura introiti all’azienda, senza dare spiegazioni plausibili in merito a questa sua inadempienza.
  • L’IDSC, volendo tutelare i lavoratori, ha procrastinato il suo diritto di agire in via giudiziale conducendo trattative con la Cave Canemsin dal 2010, anno in cui si sono riscontrate le prime inadempienze.
  • Nel 2013 l’IDSC ha cercato di condurre un arbitrato, per la determinazione del dovuto, che, seppur portato avanti da un geologo di fiducia scelto di comune accordo da entrambe le parti, non è stato accolto dalla Cave Canem nel risultato raggiunto.
  • Un accordo scritto è stato faticosamente raggiunto nel luglio 2018 a seguito di molteplici incontri e confronti – favorendo la Cave Canem, con la riduzione significativa dell’importo dovuto. Scelta fatta per garantire la continuità occupazionale dei dipendenti. Tuttavia, inspiegabilmente l’azienda non ha firmato l’accordo, costringendo l’IDSC a passare dalle vie extra giudiziarie a quelle legali.

 

Da parte dell’IDSC c’è stata – e c’è tutt’ora – la massima disponibilità a giungere a un accordo in tempi ragionevolmente brevi, come auspica il Vescovo. Si attende ora la massima disponibilità a compiere passi concreti da parte della Cave Canem, che garantisca la risoluzione del contenzioso.