Sussidi nella catechesi e bibliografie

 

Un sussidio, lo dice la parola stessa, è “sussidiario” alla comunità e alle persone che lo utilizzano: devono entrare nella dinamica dell’evangelizzazione e nella trama di relazioni umane (tra catechista, ragazzi, famiglie) e nelle esperienze concrete e significative sia personali che di gruppo che proponiamo nel cammino. I vari testi redatti negli anni sono come dei reagenti che attivano le risorse dei soggetti che li usano: sono quindi uno strumento e non di più, non devono di certo diventare il tutto, convinti che il loro utilizzo garantisca l’esperienza di fede. Utilizzati cosi, i sussidi possono aiutare.

 

 

CRITERI DI SCELTA E DI UTILIZZO DEI SUSSIDI

Se abbiamo chiara questa cornice introduttiva che colloca i sussidi nel processo di evangelizzazione, possiamo capire ora alcuni criteri conseguenti con cui sceglierli:

  1. devono aiutare il catechista a implicarsi nella Parola e nell’azione evangelica;
  2. devono aiutare a dire di Gesù e a introdurre all’incontro con lui;
  3. devono aiutare a parlare di e a chi ascolta la proposta del Vangelo.

 

Nell’annuncio del Vangelo e nella catechesi, i soggetti sono coinvolti in prima persona: non va in scena una parola solo informativa, una mera comunicazione di conoscenze, ma una parola auto-implicante è la nostra testimonianza e storia di fede che ha e deve dire molto.

L’uso ‘sregolato’ dei sussidi può condurre a far sbiadire questo aspetto essenziale: sia quando vengono usati molto sia quando non vengono usati.

Nel primo caso, ci si affida interamente a loro, costretti magari dal poco tempo, rimettendosi a cose già pronte. Si pensa di usare dei sussidi, mentre in realtà si finisce per dipendere da essi, diventandone solo gli esecutori. Quando poi, sotto la pressione del poco tempo, si scaricano cose da internet senza avere tempo o strumenti per vagliarle e ricomporle, la catechesi rischia di imbruttirsi, consegnandosi a logiche e anche a contenuti casuali.

Ma i rischi ci sono anche quando i sussidi li si usa poco o per niente. Si impiega molto tempo per inventare delle cose che magari esistono già, si sta ore al computer alla ricerca di materiale, oppure si rimane sempre fissi su certi materiali considerati i ‘propri cavalli di battaglia’.

 

I sussidi in commercio sono tanti e in virtù della collaborazione del nostro Ufficio Diocesano con l’Ufficio Catechistico di Bergamo nella persona del direttore Don Andrea Mangili e della prof.ssa Giovanna De-Ponti, vi proponiamo una serie di progetti catechistici e bibliografie per lo più pensati per il catechista: sono quindi testi non da utilizzare con i ragazzi ma preziosi strumenti nel lavoro di progettazione della catechesi.