Lettera ai giovani della diocesi

Novembre 2021

 

Cari giovani,

domenica 21 novembre, solennità di Cristo Re, celebreremo insieme la prossima Giornata Mondiale della Gioventù.

Il tema scelto da Papa Francesco è molto significativo, soprattutto in questo tempo di ripartenza: “Alzati! Ti costituisco testimone di ciò che hai visto” (cf. At 26,16). È una frase che richiama l’episodio della conversione di Paolo di Tarso descritta per ben tre volte negli Atti degli Apostoli da Luca, autore anche del Vangelo, che avrò la gioia di consegnare a ciascuno di voi.

Alzati!

È un invito che ci spaventa.

Alzarsi significa lasciare il riposo per ripartire, per iniziare un nuovo percorso della nostra vita.

Oggi molti non avvertono più il desiderio di fare questa esperienza. Non è solo per la paura del futuro, come ricordavo nella mia lettera di ottobre.

Oggi il riposo è già una scelta di vita. Riposo perché mi realizzo, perché non c’è altra novità che il riposo. Non faccio nulla, perché il fare non mi realizza, mi conduce alla morte.

Non c’è più il riposo dopo il lavoro, ma il riposo prima del lavoro!

Come non ricordare il riposo di Dio, nel settimo giorno, dopo aver creato l’universo? E Dio si riposò: «Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto» (Gen. 2,2).

Come non pensare al riposo di Gesù nel sepolcro dopo gli avvenimenti di Gerusalemme?

Oggi tutti amano il riposo non per evitare gli impegni, ma perché il riposo è già una scelta di vita, un modo per realizzare se stessi.

L’invito di Gesù a Paolo è davvero anacronistico, quasi un’offesa alla cultura contemporanea!

Alzati!

Ma perché alzarsi?

Perché la tua vita può svilupparsi, può aprirsi a progetti mai pensati, perché il tuo fare non è una semplice scelta tecnica, professionale; è un’esperienza di partecipazione.

Partecipare!

Sì cari amici, partecipare è il verbo dell’uomo contemporaneo.

Chi non partecipa ritorna indietro nella storia, come se le lancette dell’orologio si fossero fermate.

Tu non fermarle, ma ricarica il tuo orologio, perché il tempo ti è dato non per riposare ma per costruire.

Non ti illudere di costruire con il riposo: non siamo più nel Medio Evo, quando tutto era già prevedibile e si poteva recuperare il tempo perduto.

Oggi siamo nel tempo della modernità. Di fronte a noi c’è la grande scelta: partecipare o riposare!

Gesù dice anche a te: Alzati!

Forse pensavi che Gesù fosse una figura del Medio Evo, come lo descrive l’opinione dominante.

Lui vuole che tu partecipi!

Riposare sì, ma dopo l’impegno!

Paolo di Tarso non avrebbe mai pensato di ricevere un incarico così importante.

Era un persecutore ed è diventato l’apostolo delle genti!

Anche per te Gesù ha progetti importanti!

Ma devi alzarti!

C’è bisogno di te nella Chiesa e nella società.

Non deludere Gesù e tutti noi!

Vi aspetto Sabato 20 novembre. Vi consegnerò il Vangelo di Luca per ripartire insieme e partecipare alla costruzione della civiltà dell’amore.

 

Vostro,

 

 

+ Lorenzo, vescovo

 

 

Teramo
01-11-2021